I Blockbuster sono una specie in via d’estinzione.
Ce lo dice CNN che annuncia, con profonda tristezza, la chiusura del penultimo Blockbuster al mondo, quello di Morley nell’Australia occidentale. Dal 31 marzo, segnatevi questa data storica nel calendario, nel mondo si conterà un solo Blockbuster attivo: simbolo della resistenza di un passato che fatica a passare, il Blockbuster di Brend, nell’Oregon, tiene duro grazie ai nostalgici e agli appassionati di quei film d’antiquariato che piattaforme di video-streaming come Netflix non sono in grado di offrire.
La lenta scomparsa della catena di noleggio video più grande al mondo non è certo una sorpresa nell’epoca dello streaming on-demand ed è l’avvisaglia di un cambiamento più ampio destinato a coinvolgere ogni tipo di impresa e chiamato innovazione.
“NON È LA SPECIE PIÙ FORTE O LA PIÙ INTELLIGENTE A SOPRAVVIVERE, MA QUELLA CHE SI ADATTA MEGLIO AL CAMBIAMENTO”
Charles Darwin lo scriveva più di 150 anni fa ma il concetto è valido ancora oggi. L’uomo è tendenzialmente pigro e resistente a ogni possibile modifica del suo stato e delle circostanze. Il cambiamento, però, non è una scelta, è una necessità, ed è indispensabile per la sopravvivenza non solo dell’individuo ma anche dell’impresa, perché le consente di acquisire un vantaggio concorrenziale attraverso la scelta di prodotti, procedimenti e servizi rivolti al futuro.
Perché aprirsi all’innovazione, quindi?
- Perché permette alle imprese di essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza;
- Perché garantisce la durabilità del brand aumentandone l’attrattività: un’azienda che non offre sempre nuovi prodotti e servizi è un’azienda che verrà presto dimenticata;
- Perché facciamo parte di un mercato “fluido” in cui la domanda dei consumatori è in continuo mutamento e richiede un costante adattamento da parte delle aziende.
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COSA FARE PER ESSERE INNOVATIVI
Innovare vuol dire adattarsi ad un mercato che cambia per non rischiare di rimanere esclusi e trovare una risposta adeguata ai nuovi bisogni dei consumatori.
Si deve essere disposti a reinventarsi e a investire tempo e denaro nella ricerca di soluzioni che anticipino le richieste del mercato. Ciò non significa cancellare tutto e ripartire da zero: si può iniziare da uno spin-off interno, ossia dalla creazione di una nuova azienda, interna a quella esistente, destinata a crescere e a sostituire la precedente.
Per quelle PMI che volessero intraprendere un percorso di innovazione, ecco le tre azioni dalle quali è necessario cominciare:
1. FATE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Potrebbe essere utile compiere un’analisi del vostro portafoglio prodotti per capire quali di questi siano oggetto di concorrenza. Sfruttate la matrice di Boston BCG che consente di classificare le Aree Strategiche di Affari (ASA) della vostra impresa. In particolare, permette:
- di misurare il posizionamento di un’ASA in un dato momento storico, relativamente ai principali competitor;
- di analizzare il percorso evolutivo dell’ASA nel tempo;
- di classificare mercati, segmenti, prodotti di punta dell’azienda.
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2. INTERESSATEVI A CIÒ CHE ACCADE OLTRE CONFINE
Studiate i mercati internazionali per scoprire come vi collocate in rapporto ai competitors stranieri e, soprattutto, per individuare nuove reti commerciali potenzialmente interessate ai vostri prodotti.
3. ALLEATEVI AL WEB
Sfruttate il digitale per farvi conoscere e acquisire lead, ossia contatti di consumatori potenzialmente interessati ai prodotti o ai servizi offerti dall’azienda. Potreste inserire un form per la raccolta dei dati relativi ai vostri utenti promettendo loro di tenerli aggiornati sulle ultime novità e sui prodotti di prossima uscita.
4. PAROLA D’ORDINE: FORMAZIONE
Formare significa fornire ai propri dipendenti gli strumenti e l’apertura mentale necessaria perché sperimentino idee nuove in azienda. L’open innovation richiede una open formation. Optate per una soluzione plug and play: consiste nel dare al lavoratore le poche informazioni necessarie.
perché sia aggiornato sul proprio lavoro, con la consapevolezza che in futuro dovrete tornare a formarlo. La formazione non è data una volta per tutte e richiede anch’essa innovazione.
COSA POSSIAMO IMPARARE DALL’ULTIMO BLOCKBUSTER RIMASTO
Blockbuster chiude i battenti in Australia e, dall’altra parte del mondo, Netflix chiude il bilancio dell’anno passato con un fatturato ad otto cifre, che supera del 35% quello del 2017. Il colosso dello streaming, che, forse pochi lo sanno, nasce proprio come catena di noleggio di dvd, è stato in grado di offrire un prodotto nuovo che in poco tempo è divenuto anche indispensabile: serie tv disponibili h24, ad un prezzo limitato, fruibili illimitatamente e direttamente dal divano di casa propria, eliminando la scocciatura del doversi levare pigiama e pantofole per raggiungere il distributore più vicino.
L’uomo è tendenzialmente pigro, già l’abbiamo detto. Netflix l’ha capito prima dei suoi competitor ed è stato capace di sfruttare questo vizio tipicamente umano per costruire un brand da 16 milioni di dollari.