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8 anni di te... 8 anni di ET

Inviato da Giuseppe Carovigno il

E con oggi sono 8 anni. La routine di un lavoro dipendente con orari e luoghi scanditi da qualcun altro, con la "certezza" di una paga a fine mese, è finita da tempo. La LIBERTA' al prezzo di due stipendi lasciati ai rispettivi "donatori di lavoro". 

Tra una discesa a Lecce nel weekend per andare da Alessandra e una salita a Modena per tuo fratello che stava male, il tempo scorreva lento, inesorabile, stanco. Poi un fulmine a ciel sereno: per la seconda volta il corso base. Quel sabato che ha cambiato la mia vita... BOOM!!!

Che giornata. E chi se lo aspettava. Avevo portato con me Enzo, Patrizia e mio cugino Francesco, amici e parenti per accompagnarmi, non volevo andare da solo. Passa la prima, la seconda, la terza ora. Scrivo... scrivo... ascolto e scrivo. Scrivo tutto. Poi arriva il pranzo, ma avevo una voglia matta di rientrare in aula a finire quello che era rimasto a metà. C'era la formazione personale da finire e tutto il resto. Che giornata...

Avevo Raffaele che mi seguiva come un'ombra. Al bar, in bagno, mi teneva d'occhio. Sapeva che avevo la testa altrove. Alla fine non avevo capito un cazzo (di nuovo) ma avevo la consapevolezza che qualcosa in me era cambiato: io non ero più lo stesso.

Poi arriva subito il lunedì. La domenica la cancelli dalla testa, normalmente, dopo il corso base. Arriva la formazione tecnica e prima della cena l'incontro con il "formatore" (sai... lui è quello dei PM): "HEY TIGRE... COME VA? CI SEDIAMO UN MOMENTO?" Perché no, dico io. Vediamo che ha da dirmi. 

E parla parla parla dei pm, del ciclo formativo, dell'importanza di questo e di quello, che uno come me può esplodere se ben formato, che Taranto è zona libera, posso diventare il numero 1... belle parole. Mi servirono, anche se avevo già deciso di "investire" nella formazione e iniziare da subito a fare carriera (mi erano piaciuti quei 2 giorni fuori dalla routine e fuori dal negozio di Rossano).

No... non era Daniel, ma un'altra persona, Morgan, che fermò la mia mano, mentre compilavo 5000 euro di assegni, quando ascoltò la telefonata con mia sorella che mi comunicava che Gabriele sarebbe morto da lì a 4/6 settimane. Continuai a compilare assegni con la certezza di dover fare di più da quel momento in poi per tutta la mia famiglia.

Iniziarono i viaggi: Taranto, Modena, Lecce ogni settimana. C'erano i corsi di sabato. ATC di venerdì, PA di mercoledì... non capii un cazzo fino a quel maledetto 24 febbraio. La mattina, la laurea di Alessandra. Poi la corsa in auto nella speranza di fare in tempo. Avevo salutato quel che restava di mio fratello il venerdì prima. Eravamo sotto la pioggia battente tra Pesaro e Urbino quando arrivò la notizia. "France' rallenta... ormai non serve correre. Fermiamoci a cambiare le spazzole, altrimenti di funerali ne celebriamo tre invece di uno solo."

Il resto è storia: saltai il primo pm, feci il secondo, non volevano farmi fare il terzo (l'extreme) per paura che lo stress mi facesse mollare. Lo superai con tanto di tuffo in piscina (era aprile 2015). Poi venne il quarto... e a seguire tutti gli altri. Uno dopo l'altro. Sempre gli stessi, ma tutti diversi uno dall'altro. 

Giugno 2015 compio 45 anni. Festeggio il compleanno e festeggio il mio TM... e inizio la corsa per settembre e per il mio RV... una estate senza mio fratello mi dava la forza di non andare a mare e la dedicai a raggiungere questo importante traguardo. PICCOLI SACRIFICI OGGI PER GODERNE IN ABBONDANZA DOMANI. E poi via!... Arriva la partenza per Roma. Avevo un'amica a Roma con cui fare Business... Chiara, terzo innesto importantissimo.

Nel frattempo era arrivato il secondo innesto importante: Armando. "Che stai facendo?" gli chiedo. "Dammi 60 euro e vieni con me a Lecce a vedere una cosa nuova." Non è metodo lo so, ma era Armando, l'amico di una vita. Un altro fratello più piccolo a cui dedicare parte della mia vita.

In quel tempo, dopo il 26 settembre 2015 con il terzo innesto importante, Chiara (primo CB di Roma per me) iniziai a conoscere DAVVERO chi era Daniel Taurino. L'uomo, non il presidente. L'amico, non il super-coach. Roma la capitale. Ero finalmente uscito dopo 15 anni da Taranto. Gente nuova. Hotel. Ristoranti. Un modo nuovo di vivere la mia vita. L'hotel Capannelle, il locale cubano, le partenze di giovedì e i ritorni il martedì mattina, le PA di giovedì, l'ATC del venerdì, il corso base di sabato, i cartellini la sera prima, la preparazione della sala la mattina, le relazioni, le domenica in camera da solo a fare i conti. La gestione di quella doppia vita era fantastica

Poi con il presidente ci mettiamo in testa di prenderci tutto: "Seguimi" mi fa, "andiamo a Napoli. Non guadagnerai nulla perché li c'è un altro GM e sono a differenza zero, ma imparerai tantissimo, diventerai bravo... tieni, guida tu la macchina (un Porsche Cayenne)". Napoli, Pescara, Lucca, Cagliari, Catania, Venezia, Potenza, Cosenza, Rimini, abbiamo conquistato una città dopo l'altra, una regione dietro l'altra. 2000km ogni 15gg in quel tempo. 

Aveva ragione lui. Avevo fatto ore e ore di sala... avevo finalmente imparato tutto il corso base. Mi aveva fatto diventare bravo, sotto la continua supervisione di Raffaele. Lo facevo da solo dall'inizio alla fine. E avevo imparato a progettare i PFT con power point... d'altronde, sono architetto... o come diceva lui: il miglior Architetto di Taranto (e provincia). Anche se col tempo mi ero evoluto. Avevo iniziato a vivere, a vivere davvero.

Avevo finalmente capito quella frase all'inizio dell'ora della carriera: ADESSO PARLIAMO DI TEMPO E DENARO. È più importante il tempo o il denaro? Adesso vi dico che quel maledetto 24 febbraio del 2015 ho capito che il tempo, il nostro tempo, è la cosa più preziosa che abbiamo E LO DOBBIAMO VIVERE ALLA GRANDE, perché può finire da un momento all'altro. 

Ecco perché ho deciso fermamente di continuare questa esperienza... ET per me è vita: no... non parlo di soldi, i soldi vanno e vengono. Parlo di rapporti, persone, emozioni, le nuove amicizie, la scoperta di quelle false che ci portiamo dietro da anni, i nuovi colleghi diventati fratelli (Noemi e Cesare), le nuove scommesse... tutta una vita diversa; quel tipo di vita che, quando finirà, ti farà andare via col sorriso sulle labbra per aver realizzato davvero QUALCOSA DI GRANDE!!!

Mi guardo indietro e mi rendo conto di quanto abbiamo costruito in 8 anni... cose che la gente "normale" non realizza neanche in 80 anni. E lo dico senza falsa modestia. Prova a rifare quello che abbiamo fatto noi e poi ne riparliamo. Quante "inculate" in questi anni, è vero... ma quanti successi: Il Sole 24 Ore, il Financial Time, Repubblica Affari & Finanza, Le Fonti Awards a Piazza Affari, Le 100 eccellenze al Campidoglio... e tutte le varie pubblicazioni sulle maggiori testate giornalistiche e il libri scritti. Ecco a cosa mi riferisco quando esclamo: CHE CAPOLAVORO.



PER ME... ET tutta la vita.